Così scopro che è
tutto finito,
che l'idea stessa sembra frantumarsi,
che più pensi e più
sai,
che più ci pensi più
capisci.
La mia paura è un'altra,
certo guerre e distruzioni,
ma la mia paura è un'altra,
l'uomo è in grado di
fermarsi?
Paura e terrore,
la vita di molti in mano a
pochi,
la vita dei pochi
sembra non finire mai.
Ma forse il male di tutto è
solo il potere.
Volere il potere,
l'arroganza di dire fai...
E poi...
Domanda infinita,
risposte che si perdono nella
vanità,
non è così semplice.
E' morto un uomo,
e ne muoiono tanti, ogni giorno,
da sempre.
Forse era più importante
di noi.
Sarà anche lui sepolto
o bruciato
Ieri ero solo come sempre,
la morte non mi ha sfiorato,
non l'aspettavo,
ma altrove ha colpito.
Tutto sembra cambiare
Infinita tristezza,
e gelida poesia...
note portate dal vento
Pianti e grida.
E poi...
il cielo non si è oscurato,
non era di certo un Dio,
è morto un altro uomo,
e ne muoiono tanti, ogni giorno,
da sempre.
La speranza è ben misera
vittoria,
mai nessuno la può
apprezzare,
ed anche se avessi buttato
via la mia vita,
è sempre meglio che
non averla vissuta.
La morte
è sola come me,
vaga di strada in strada
a portare a segno il suo vago
compito.
E' vestita di polvere,
ma c'è bellezza nei
suoi eterni lineamenti,
la bellezza di quel bizzarro
Dio che l'ha creata,
la morte sa essere fatale.
E poi...
parlano di un dopo,
Ben venga...
ma ho paura lo stesso.
La morte può essere
carina,
servirti come in un lussuoso
albergo,
la morte sa essere terribile,
e colpirti a tradimento.
La morte può volerti
bene,
risparmiarti il più
possibile.
La morte sa essere spietata
e colpirti anche nel più
profondo affetto.
Ci incontreremo nudi,
in un posto senza frontiere,
io ti dirò "Mia cara"
tu potrai uccidermi se vuoi,
come acqua nel vino.
Signora della notte,
il nuovo ordine ti capisce.
Signora nei miei occhi,
capisco che è strano
stasera.
Così spesso mi volgo
indietro,
per vedere se mi segui,
ma non ti ho mai visto,
solo una volta sfuggevole
ombra.
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