7/10/81

Così scopro che è tutto finito,
che l'idea stessa sembra frantumarsi,
che più pensi e più sai,
che più ci pensi più capisci.

La mia paura è un'altra,
certo guerre e distruzioni,
ma la mia paura è un'altra,
l'uomo è in grado di fermarsi?

Paura e terrore,
la vita di molti in mano a pochi,
la vita dei pochi
sembra non finire mai.

Ma forse il male di tutto è solo il potere.
Volere il potere,
l'arroganza di dire fai...

E poi...
Domanda infinita,
risposte che si perdono nella vanità,
non è così semplice.

E' morto un uomo,
e ne muoiono tanti, ogni giorno, da sempre.
Forse era più importante di noi.
Sarà anche lui sepolto o bruciato

Ieri ero solo come sempre,
la morte non mi ha sfiorato,
non l'aspettavo,
ma altrove ha colpito.

Tutto sembra cambiare

Infinita tristezza,
e gelida poesia...
note portate dal vento
Pianti e grida.

E poi...
il cielo non si è oscurato,
non era di certo un Dio,
è morto un altro uomo,
e ne muoiono tanti, ogni giorno, da sempre.

La speranza è ben misera vittoria,
mai nessuno la può apprezzare,
ed anche se avessi buttato via la mia vita,
è sempre meglio che non averla vissuta.

La morte
è sola come me,
vaga di strada in strada
a portare a segno il suo vago compito.

E' vestita di polvere,
ma c'è bellezza nei suoi eterni lineamenti,
la bellezza di quel bizzarro Dio che l'ha creata,
la morte sa essere fatale.

E poi...
parlano di un dopo,
Ben venga...
ma ho paura lo stesso.

La morte può essere carina,
servirti come in un lussuoso albergo,
la morte sa essere terribile,
e colpirti a tradimento.

La morte può volerti bene,
risparmiarti il più possibile.
La morte sa essere spietata
e colpirti anche nel più profondo affetto.

Ci incontreremo nudi,
in un posto senza frontiere,
io ti dirò "Mia cara"
tu potrai uccidermi se vuoi,
come acqua nel vino.

Signora della notte,
il nuovo ordine ti capisce.
Signora nei miei occhi,
capisco che è strano stasera.

Così spesso mi volgo indietro,
per vedere se mi segui,
ma non ti ho mai visto,
solo una volta sfuggevole ombra.
 
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