Gioia di vivere,
l'alto poema delle stelle,
desiderio e passione.
A volte non è poi così
facile,
mi pare tutto più assurdo
anche se rimane,
e.. a volte appare inosservata,
una sottile preferenza della
vita alla morte.
E paiono inopportuni i fiori,
forse è meglio un cioccolatino,
oppure nella notte,
se non è troppo rischioso,
un salto ad occhi chiusi verso
il buio.
Opportuni cambiamenti,
timide reazioni a ciò
che era,
trame sempre insicure.
Ma tante volte è il
cielo
una visione che da contrasto
alla vita,
colore sempre nuovo,
anche se di tonalità
uguali
agli occhi di chi sta a guardare.
Così ragazza triste
guarda,
guarda, se puoi, il camminare
della gente,
sempre nuovo.
e chiaramente simile
a ciò che era e non
è mai stato.
Scrivo per te se lo vuoi,
scrivo cose che ho nelle mie
mani,
come amore e tristezza.
La gioia è sempre più
simile a te,
anche se a volte sei molto
più triste,
o pare ai miei occhi...
che possono anche sbagliare
o fare una gita qui vicino.
Vai così più
veloce con questa penna
il suo tocco è più
leggero
e non sa di autarchia
mantre abbattiamo i nostri
confini,
altri ne costruiscono di più
forti.
Un potere sempre più
forte,
qualcosa che noi non possiamo
toccare,
fatto di silenzi e terrore.
Così penso di te e della
gente,
penso del sesso che non mi
viene,
penso a drammi e felicità
ad improvvisi cambiamenti
e a cambiamenti che invece
non avvengono mai.
L'orologio di mio padre è
indietro,
come lo è la sua vita,
si cerca sempre qualcosa
e non la si raggiunge poi
mai.
Come una risata gelata dal
freddo.
E' quasi un triste silenzio,
che cade dall'alto su di noi,
ciao all'oggi che passa domani.
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