29/10/81

Una donna che da sola cammina sulla spiaggia,
pomeriggio di fine autunno,
antico ricordo,
appena sognato nel pensiero.
Nemmeno se tu mi uccidessi potrei cambiare,
cambiare parere.

1 sono appena nato.
2 cosa fai stasera?
3 mi chiedo che ore sono.

Tutta una serie di ridicoli bambini.

Prevale l'ironia,
prevale il piacere,
la voglia sottile di una strada
più lunga e più dritta per il cielo

Poi guardate,
ricordo cos'era e cos'è stato,
mi immedesimo nella parte
e mi innamoro.
Silenzio nella notte,
il tuo respiro lontano,
cerco di staccare le mani dal tuo viso,
ti amo e so di giocare.
Parla ti prego,
dimmi che cosa senti di più,
dimmi se il viso che hai è vero,
e via via si perde nel nulla.

Quante volte ho iniziato per poi non finire,
tante volte,
e tante altre ci ho pensato.

Addio piccola vela,
canta come ti pare,
io non ho che petali sul mio naso.

Voci e voci nuove,
vecchie e nuove puttane,
io non amo l'andar via.

Ho aspettato per troppo,
così per troppo ti ho lasciato,
e così per troppo ho pianto.
 
 
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