Sempre più ovvi i momenti
che passano,
e non basta la musica per
sentirsi meglio.
Martedì sera,
la televisione che parla,
Pannella e i giornalisti,
non li sento.
Martedì sera
i racconti di un fantasma,
vecchie fantasie,
perdute con la morte.
Così passano sempre più ovvi i momenti della sera,
Paure nella mano,
violenza nella testa,
bambini che urlano,
madri che piangono.
La solita visione allucinante in questo martedì sera.
Ho imparato un nuovo accordo,
sa di aria e di luce,
sa di fame e nostalgia.
Ho cacato di nuovo un rospo.
La televisione si è
votata alla merda,
ed è solo martedì
sera.
1 Risotto con funghi.
2 Verdure e patate.
3 Frutta.
4 Mancia al cameriere.
5 Dio era con noi.
Siamo a cavallo dottore,
i ministri son scappati di
nuovo,
come vari anni fa,
ma lo sa che non c'è
più il re.
Disperato, ironico, sconfortato,
in queste lunghe sere preferisco
una nota,
una carezza,
un bacio,
più avanti,
un contatto,
più in là,
la noia di un amore,
momenti uguali ad altri.
Forse domani si capirà.
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