Attraverso mille secoli di
storia,
attraverso secoli sempre identici,
attraverso i nostri sentieri
che poi nel mondo si perdono.
Attraverso te,
attraverso il destino
e notti sempre più
lunghe,
sta arrivando l'inverno dei
secoli.
Il solito violino che suona
e la solita gente che balla
mentre non è certo
importante
il lento svolgersi della stagioni.
Attraverso te,
attraverso il destino,
dimenticato dalla saggezza
dei vecchi
arriva, in silenzio, l'inverno
dei secoli.
Luce che incontra luce
mondi che intravedono mondi,
esseri che si moltiplicano
il cielo che cambia.
Attraverso te,
attraverso me,
lasciandosi dietro mondi dimenticati
si trascina, violento, l'inverno
dei secoli.
Vecchi cavalli al pascolo,
liberi di morire oppure rinascere,
liberi da dei e uomini.
L'unico vincolo alla totale
libertà è la morte.
Morte non voluta,
non chiesta
sofferta, ovviamente sofferta.
Ma si dice Dio l'ha voluto,
non si può scappare,
fuggire, nascondersi
Lui è sempre lì
che ti guarda
e non puoi lasciarti andare.
Implacabile giudice,
se veramente ci avesse lasciati
liberi
non avrebbe creato dolore
e morte.
Prove di che cosa.
Ognuno ha bisogno di qualche
amico.
Ognuno ha bisogno di vivere
e vincere, forse anche Dio.
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