Poi sanno parlare di sfortuna,
romantica megera che si posa
sugli altri.
No non esiste il maligno vessillo,
non esiste la notte come il
giorno,
non esiste niente
all'infuori di un momento,
di un sogno fatto da un pazzo
che poi tanto pazzo non è
mai.
Questa è un'altra poesia
per te,
come tante ne ho scritte,
vere o non vere,
sincere o no,
questa è un'altra cosa
che metto nel tuo paniere,
ti prego accettala,
perché a volte io ti
amo,
ti amo come l'acqua
e come l'aria che esce dal
vento,
ti amo.
Molti criticano certe mie scelte,
come ad esempio la poesia,
molti odiano, ed a volte anch'io,
tutto ciò che è
bello.
Ma poi chi è il critico,
chi il giudice,
chi il giudicato,
chi il morto che, poi, certamente
verrà.
Ma questa è un'altra
stupida poesia per te,
come quella che scrissi e
tu buttasti,
come quella che tu bruciasti,
come le tante che non hai
mai letto,
e come tutta la merda che
hai in corpo,
Io a volte ti amo,
ti amo come mondi che si scontrano,
come cervi che si rincorrono,
come stelle che cadono.
Ho letto che siamo caduti molte
volte,
ed ho pure sentito,
da qualche parte come aria,
che da un momento all'altro
succederà di nuovo.
Io so di lottare,
lottare con me stesso,
e con mille altri come me.
Tu sei sicuro di quello che
fai.
Che stolto che sono,
come al solito sono qui che
scrivo di te,
anche se ho girato di dimenticarti,
scrivo di te.
No, non perché sei
importante,
e nemmeno perché sei
bella,
certamente non per i tuoi
occhi
ne la tua bocca.
Vado via per questa strada
con un tuo santino nel fazzoletto.
Autostrade nuove
e nuove macchine,
questa Italia non è
grande come gli States
si gira in un attimo.
Ma io mi sento vivo lo stesso.
Questo è un treno freddo,
e la pioggia mi sta entrando
nelle ossa.
Io ti amo,
ma non so più come
cercarti.
Tempo, tempo,
tempo, tempo.
Vorrei più tempo e meno
promesse.
vorrei, forse, ritornare a
Ventimila anni fa,
come se bastasse eliminare
il tempo
per eliminare noia e morte.
Quasi poi lo stesso.
Time, let me this time.
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