L'atomica
Cinese - Pontiak, Verona
Si è
levata dai deserti, in Mongolia occidentale
una nuvola di morte, una nuvola
spettrale
che va, che va, che va.
Sopra i campi della Cina,
sopra il tempio e la risaia,
oltrepassa il Fiume Giallo,
oltrepassa la muraglia
e va, e va, e va.
Sopra il bufalo che rumina
su una civiltà di secoli,
sopra le bandiere rosse
sui ritratti dei profeti
sui ritratti dei "signori"
sopra le tombe impassibili
degli antichi imperatori.
Sta coprendo un continente,
sta correndo verso il mare
copre il cielo fino al punto
dove l'occhio può guardare
e va, e va, e va.
Sopra il volo dei gabbiani
che precipitano in acqua,
sopra i pesci che galleggiano
e ricoprono la spiaggia
e va, e va, e va.
Alzan gli occhi i pescatori
verso il cielo così
livido
le onde sembra che si fermino
non si sente che il silenzio
e le reti sono piene di cadaveri
d'argento.
Poi le nuvole si rompono e
la pioggia lenta cade
sopra i tetti delle case,
sulle pietre delle strade
sopra gli alberi che muoiono,
sopra i campi che si seccano
sopra i cuccioli degli uomini,
sulle mandrie che la bevono.
Sulle spiagge abbandonate
una pioggia che è veleno
e che uccide lentamente, pioggia
senza arcobaleno
che va, che va, che va.