Lo specchio vede un viso noto
ma hai sempre quella solita paura
che un giorno ti rifletta
il vuoto oppure che svanisca la figura.
E ancora non sai se vero tu
sei, o immagine da specchi raddoppiata.
Nei giorni che avrai però
cercherai l'immagine dai sogni seminata.
L'inverno ha steso le sue mani
e nelle strade sfugge ciò che sento.
Son trine bianche e nere i
rami che cambiano contorno ogni momento.
E ancora non sai come potrai
trovare lungo i muri un'esperienza;
sapere vorrai, ma ti troverai
due anni dopo al punto di partenza.
E senti ancora quelle voci
di mezzi amori e mezze vite accanto;
non sai però se sono
vere, o sono dentro all'anima soltanto;
nei sogni che hai, sai che
canterai di fiori che galleggiano sull'acqua.
Nei giorni che avrai ti ritroverai
due anni dopo sempre quella faccia.
Marco Giunco |
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