Si discute delle rivoluzioni
mai vissute e degli amori fatti di bevute
e di carriere morte nel bicchiere,
nelle sere a gambe aperte
con il mondo in mano, cantando mentre sputano lontano
come se fosse in faccia all'universo.
E li vedi girare lenti strascicando
i piedi, parlare forte a tutti od a nessuno
o piangere aggrappati ai muri,
stanchi e addormentati.
L'ora vola e il vino amico
o ammazza o li consola, e il vino li fa vivere o morire
e la tristezza solita o li
uccide o se ne va.
E li vedi girare lenti strascicando
i piedi, persone strane, sogni a cui non credi,
stagliarsi contro il cielo
che si imbianca;
nella stanca mattina, che
si riempie già di vita, piangendo un'altra notte che è finita,
attender non sai dove quando
il buio tornerà.
Marco Giunco |
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