Nelle sue mani ghirlande di
fiori e nei suoi capelli riflessi di sogni,
nei suoi pensieri i mille
colori di vita e di morte, di veglia e di sonno.
Ophelia, che cosa senti quando
la voce dagli spalti
ti annuncia che è l'ora
già e il giorno piano muore?
Ophelia, che vedi dentro al
verde dell'acqua del fossato,
nei guizzi che la trota fa
cambiando di colore?
Perché hai indossato
la veste più pura?
Perché hai disciolto
i tuoi biondi capelli?
Corri allo sposo, hai forse
paura che li trovasse non lunghi, non belli?
Quali parole son sulle tue
labbra? Chi fu il poeta o quale poesia?
Lo sa il falcone nei suoi
larghi cerchi? O lo sa sol la tua dolce pazzia?
Ophelia, la seta e le ombre
nere ti avvolgono leggere,
ma dormi ormai e sentirai
cadenze di liuto.
Ophelia, non puoi sapere quante
vicende ha visto il mondo
ma forse sai e lo dirai con
magiche parole.
Ophelia, le tue parole al vento
si perdono nel tempo,
ma chi vorrà le troverà
in tintinnii corrosi.
Ophelia
Marco Giunco |
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