Giornate senza senso, come
un mare senza vento, come perle di collane di tristezza;
Le porte dell'estate dall'inverno
son bagnate, fugge un cane come la tua giovinezza.
Negli angoli di casa cerchi
il mondo, nei libri e nei poeti cerchi te,
ma il tuo poeta muore e l'alba
non vedrà e dove corra il tempo chi lo sa?
Nel sole dei cortili i tuoi
fantasmi giovanili corron dietro a delle silvie beffeggianti:
si è spenta la fontana,
si è ossidata la campana, perché adesso ridi al gioco degli
amanti?
Sei pronto per gettarti sulle
strade, l'inutile bagaglio è dentro in te,
ma temi il sole e l'acqua
prima o poi cadrà e il tempo andato non ritornerà.
Professionisti acuti fra i
sorrisi ed i saluti ironizzano i tuoi dubbi sulla vita.
Le madri dei tuoi amori sognan
trepide dottori, ti rinfacciano una crisi non chiarita.
La sfera di cristallo si è
offuscata, e l'aquilone tuo non vola più.
Nemmeno il dubbio resta nei
pensieri tuoi e il tempo passa e fermalo se puoi.
Se i giorni ti han chiamato
tu hai risposto da svogliato, il sorriso degli sepcchi è già
finito.
Nei vicoli e sui muri quel
buffone che tu eri è rimasto solo a pianger divertito.
Nel seme al vento afferri
la fortuna, al rosso saggio chiedi i tuoi perché,
vorresti alzarti in cielo
a urlare chi sei tu, ma il tempo passa e non ritorna più.
E un altro giorno è
andato, la sua musica ha finito, quanto tempo è ormai passato e
passerà!
Tu canti nella strada frasi
a cui nessuno bada, il domani come tutto se ne andrà.
Ti guardi nelle mani e stringi
il vuoto: se guardi nelle tasche troverai
gli spiccioli che ieri non
avevi ma il tempo andato non ritornerà
Marco Giunco |
Work | Basket | Music | Words |