Per capire la nostra storia
bisogna farsi ad un tempo
remoto.
c'era un vecchio con la barba
bianca
lui, la sua barba, ed il resto
era vuoto
voi capirete che in tale frangente
quel vecchio solo lassù
si annoiava,
si aggiunga a questo che inspiegabilmente
nessuno aveva la tivù
inventata.
"Be', poco male" pensò
il vecchio un giorno
"a questo affare ci penserò
io"
"Sembra impossibil ma in roba
del genere,
modestia a parte, ci so far
da Dio".
Dixit. Ma poi toccò
un filo scoperto
prese la scossa, ci fu un
gran boato.
come T.V. non valeva un bel
niente
ma l'universo era stato creato.
"Come son bravo che a tempo
perso ti ho creato l'Universo
non mi sembra per niente male
sono davvero un tipo geniale!
Zitto Lucifero non disturbare
non stare sempre qui a criticare;
be', sì lo ammetto,
sarà un po' buio
ma non dir più che
non si vede un tubo!
Che sono parolacce che io non sopporto!" disse il vecchio a Lucifero, "e poi se c'è una cosa, un'altra che non posso sopportare sono i criticoni: fattelo te l'Universo se sei capace! Che'd-me at dig un quel..." disse il v... era d'antica origine modenese da parte di madre, il vecchio. "Io parlo chiaro: pane al pane, vino al vino, anzi, vin santo al vin santo. Sono buono e bravo ma se mi prendono i cinque secoli me te sbat a l'inferen com'è vero Dio!"
Ma poi volando sull'acqua stagnante
e sopra i mari di quell'universo,
mentre pensava a se stesso
pensante
in mezzo a quel buio si sentì
un po' perso.
Sbatté le gambe su
un mucchio di ghiaia
dopo una tragica caduta in
mare
quando andò a sbattere
sull'Himalaya
il colpo gli fece persino
un po' male.
Fece crollare anche un gran
continente
soltanto urtandolo un poco
col piede:
si consolò che non
c'era ancor gente
e che non gli era venuto poi
bene.
Ma quando il buio gli fece
impressione
disse facendosi in viso un
po' truce
"Diavol d'un angelo, avevi
ragione!
Si chiami l'Enel, sia fatta
la luce!
Commutatori, trasformatori
dighe idroelettriche e isolatori
turbine e dinamo e transistori
per mille impianti di riflettori;
albe ed aurore fin boreali
giorni e tramonti fin tropicali
"Fate mo' bene che non bado
a spese
tanto ho lo sconto alla fine
del mese.
Te Lucifero non ti devi interessare come faccio a avere io lo sconto alla fine del mese. Ma cosa vuol dire corruzione, una mano lava l'altra, come si dice; vuoi che uno nella mia posizione non conosca nessuno? Però intanto, ragazzi, andateci piano perché la bolletta la portano a me. M'avete lasciato accesa la luce al polo sei mesi, sei mesi, no, sei mesi! Grazie, c'era freddo! I surgelati li devo pur tenere da qualche parte. Adesso la tenete spenta sei mesi come... e poi quei ragazzi lì, come si chiamano quei ragazzini che vanno in giro con quella cosa... aureola si chiama? No no, non-m pies menga, no no no, ragazzi, quelle cose lì... io vi invento il peccato di superbia e vi frego tutti eh, adesso ve lo dico... Bisogna guadagnarsele... voi, a parte il fatto che non mi adorate abbastanza. No no no... Lucifero... è inutile che tu mi chiedi scusa: adorare significa non dovere mai dire: "mi dispiace"! Tientelo in mente. Voi, ecco, io vi do... ogni dieci atti di adorazione vi do un buono, ogni dieci buoni voi mandate la cartolina che il 6 gennaio... perché ci ho... poi ci ho tutta un'altra idea in testa, per la m... facciamo Aureolissima, che è una festa che mi sembra molto bella... Piuttosto Lucifero, non sgamare... vieni qua, ragazzo. Com'è... m'hanno detto che hai stampato un libro: il libretto rosso dei pensieri... oh, bella roba: il libretto rosso dei pensieri di Lucifero. Ragazzi mi piace... ma cosa vuol dire di sinistra, di sinistra... non sono un socialdemocratico anch'io? Avanti al centro contro gli opposti estremismi! Eh, ma... No no, non ci siamo mica. Qua, se c'è uno che può pensare anzitutto sono io... e non tirar mica in ballo mio figlio, quel capellone, con tutti i sacrifici che ho fatto, per me lui lì finisce male. Ah me, me a tal deg, finisce male. E attento che te e lui, io ho delle soluzioni per voi che non vi piaceranno, per Dio. E non guardarmi male che qui dentro per Dio lo dico come e quando mi pare!"
Ma fatta la luce ci vide più
chiaro
là nello spazio girava
una palla.
Restò pensoso, gli
parve un po' strana
ma scosse il capo: "Chi non
fa non falla!"
Rise Lucifero stringendo l'occhio
quando lui e gli angeli furon
da soli
"Guarda che roba! Si vede
che è vecchio
l'ha fatto tutto schiacciato
sui poli!"
Per riempire 'sto bell'ambiente
voglio metterci tante piante.
Forza, Lucifero, datti da
fare
ordina semi, concime e trattore.
Voglio un giardino senza uguali
voglio riempirlo con degli
animali!
Ma cosa fa 'sto cane che ho
appena creato?
Boia d'un Giuda! M'ha morsicato!
Piuttosto, fallo vedere da un veterinario, che non vorrei aver creato anche la rabbia, già così... cos'è che non ho creato? Lo sapevo: l'uomo non l'ho creato! Grazie, mi fate sempre fare tutto a me, mi tocca sempre fare! Qua se non ci sono io che penso a tutto... va be', nessuno è perfetto... sì, lo so che sono l'Essere perfettissimo Creatore e Signore. Grazie! adesso ti trasformo in serpente così impari, striscia mò lì! Üssa via!" E portarono al vecchio quello che c'era rimasto: c'era un... un po' di formaggio, due scatolette di Simmenthal... cioè, lui li mise assieme e poi...
Prese un poco di argilla rossa
fece la carne, fece le ossa,
ci sputò sopra, ci
fu un gran tuono
ed fu in quel modo che è
nacque l'uomo.
(Era un venerdì 13 dell'anno zero del Paradiso).
Marco Giunco |
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