Canzone della triste rinuncia - Francesco Guccini

    Le luci dentro al buio sono andate via
    e l'allegria comprata è già sparita.
    Il giorno dopo è sempre la malinconia
    che spezza la magia di un'altra vita.

    La forza che ti lega è grande più di te
    l'anello al collo si stringe sempre più
    non dare più la colpa al mondo o a lei
    per la rinuncia triste a quello che non sei.

    Lo sai cosa vuol dire stare giorni interi a buttar via nel niente solo il niente?
    Fai mille cose, ma sono sempre i tuoi pensieri che scelgono per te diversamente.

    Son stanco d'aver detto le cose che dirò, di aver già fatto le cose che farò,
    ma è tardi, troppo tardi, piangere ormai
    sulla rinuncia triste a quello che non fai.

    Credevo l'incertezza, possibilità
    e il dubbio assiduo l'unica ragione,
    ma quali scelte hai fatto in piena libertà
    Ti muovi sempre dentro a una prigione.

    Non è la luce o il buio né l'ero ed il sarò, non è il coraggio che ti fa dir "Vivrò!"
    è solo un'altra scusa che usare vuoi
    per la rinuncia triste a quello che non puoi.

    Non voglio prender niente se non so di dare. Io e chissà chi decidono ciò che posso.
    Non ho la voglia o la forza per poter cambiare
    me stesso e il mondo che mi vive addosso.

    E forse sto morendo e non lo so capire,
    o l'ho capito e non lo voglio dire,
    rimangono le cose senza falso o vero,
    e la rinuncia triste a quello che io ero.
     
     

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    Marco Giunco
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