Radici - Francesco Guccini

    La casa sul confine della sera
    oscura e silenziosa se ne sta
    respiri un'aria limpida e leggera
    e senti voci forse di altra età.

    La casa sul confine dei ricordi
    la stessa sempre, come tu la sai,
    e tu ricerchi là le tue radici
    se vuoi capire l'anima che hai.

    Quanti tempi e quante vite sono scivolate
    via da te come il fiume che ti passa attorno;
    tu che hai visto nascere e morire gli
    antenati miei lentamente, giorno dopo giorno;
    ed io l'ultimo ti chiedo se conosci in me
    qualche segno qualche traccia di ogni vita
    o se solamente io ricerco in te
    risposta ad ogni cosa non capita.

    Ma è inutile cercare le parole
    la pietra antica non emette suono,
    o parla come il mondo e come il sole
    parole troppo grandi per un uomo.

    E te li senti dentro quei legami
    i riti antichi e i miti del passato,
    e te li senti dentro come mani
    ma non comprendi più il significato.

    Ma che senso esiste in ciò che è nato
    dentro ai muri tuoi tutto è morto e nessuno ha mai
    saputo o solamente non ha senso chiedersi:
    io più mi chiedo e meno ho conosciuto.
    Ed io l'ultimo ti chiedo se così sarà
    per un altro dopo che vorrà capire,
    e se l'altro dopo qui troverà
    il solito silenzio senza fine.

    La casa è come un punto di memoria
    le tue radici danno la saggezza,
    e proprio questa è forse la risposta
    e provi un grande senso di dolcezza.

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    Marco Giunco
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