O forse vuoi che dica
che ho i capelli più
corti
o che "per le mie navi
son quasi chiusi i porti"
io parlo sempre tanto
ma non ho ancora fedi
non voglio menar vanto
di me o della mia vita,
costretta come dita dei piedi.
Queste cose le sai
perché siam tutti uguali
e moriamo ogni giorno
dei medesimi mali,
perché siam tutti soli
ed è nostro destino
tentare goffi voli
d'azione o di parola,
volando come vola il tacchino.
Non posso farci niente
e tu puoi fare meno
sono vecchio d'orgoglio
mi commuove il tuo seno
e di questa parola
io quasi mi vergogno
ma c'è una vita sola
non ne sprechiamo niente
in tributi alla gente o al
sogno.
Le sere sono uguali
ma ogni sera è diversa
e quasi non ti accorgi
dell'energia dispersa
a ricercare visi
che ti han dimenticato
vestendo abiti lisi
buoni ad ogni evenienza
inseguendo la scienza ,o il
peccato.
Tutto questo lo sai
e sai dove comincia
la grazia o il tedio a morte
del vivere in provincia
perché siam tutti uguali
siamo cattivi e buoni
e abbiam gli stessi mali
siamo vigliacchi e fieri,
saggi, falsi, sinceri, coglioni.
Ma dove te ne andrai
ma dove sei già andata
ti dono, se vorrai
questa noia già usata
tienila in mia memoria
ma non è un capitale
ti accorgerai da sola
nemmeno dopo tanto
che la noia di un altro...
non vale.
D'altra parte lo vedi
scrivo ancora canzoni
e pago la mia casa
pago le mie illusioni
fingo d'aver capito
che vivere è incontrarsi
aver sonno, appetito
far dei figli, mangiare
bere, leggere, amare, grattarsi
Marco Giunco |
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