Estrapoliamo un pensiero dal nulla e facciamolo nostro, immaginiamolo piccolino e bisognoso di cure e di affetto, immaginiamolo pieno di vitalità e pronto a crescere per diventare qualcosa di più alto, immenso, quasi divino e poi... Dimentichiamolo.
Essenzialmente la nostra immaginazione fa sempre questo: immagina, altrimenti che immaginazione sarebbe; crea, la creazione è immaginazione, tanto che l'immaginazione diventa immediatamente creazione... e luce fu; modella, ogni creazione è sviluppo di un modello frutto di uno sviluppo precedente; uccide, quando un pensiero creativo viene portato a compimento l'immaginazione viene uccisa per far posto all'autocompiacimento dell'opera appena finita.
In un passato, più o meno rececente, la materia veniva trasformata per creare opere da tramandare ai posteri. La maggior parte degli architetti non viveva abbastanza da vedere la propria opera finita, la maggioranza dei pittori non è mai vissuto abbastanza da poter vedere esposta al pubblico la propria opera. Più era geniale l'opera creata, più quest'opera non era destinata al tempo della propria creazione, ma ad uno di la da venire, troppo in la per la vita dell'artista geniale che l'aveva creata.

Morale?
Se non mi capite vuol dire che sono un GENIO!!!!!!!!!!!!