25/10/81

Venti da distanze infinite,
da lontane terre,
e lontane vite.

Grida da posti vicini,
da vicini terreri,
da fame silenziosa.

Povertà ed ingiustizia,
amore che manca,
infinite ricreazioni.

Fermiamo un attimo la discussione,
è l'ora del te con i pasticcini.

Ancora poesia,
ancora lotta per il domani,
cultura portata dal vento
e da esso sparsa nel cessio.
E' la sua giusta fine?
 
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