6/12/81

Attraverso mille secoli di storia,
attraverso secoli sempre identici,
attraverso i nostri sentieri
che poi nel mondo si perdono.
Attraverso te,
attraverso il destino
e notti sempre più lunghe,
sta arrivando l'inverno dei secoli.

Il solito violino che suona
e la solita gente che balla
mentre non è certo importante
il lento svolgersi della stagioni.
Attraverso te,
attraverso il destino,
dimenticato dalla saggezza dei vecchi
arriva, in silenzio, l'inverno dei secoli.
Luce che incontra luce
mondi che intravedono mondi,
esseri che si moltiplicano
il cielo che cambia.

Attraverso te,
attraverso me,
lasciandosi dietro mondi dimenticati
si trascina, violento, l'inverno dei secoli.

Vecchi cavalli al pascolo,
liberi di morire oppure rinascere,
liberi da dei e uomini.
L'unico vincolo alla totale libertà è la morte.
Morte non voluta,
non chiesta
sofferta, ovviamente sofferta.
Ma si dice Dio l'ha voluto,
non si può scappare,
fuggire, nascondersi
Lui è sempre lì che ti guarda
e non puoi lasciarti andare.
Implacabile giudice,
se veramente ci avesse lasciati liberi
non avrebbe creato dolore e morte.
Prove di che cosa.

Ognuno ha bisogno di qualche amico.
Ognuno ha bisogno di vivere e vincere, forse anche Dio.
 
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