17/12/81

Poi sanno parlare di sfortuna,
romantica megera che si posa sugli altri.
No non esiste il maligno vessillo,
non esiste la notte come il giorno,
non esiste niente
all'infuori di un momento,
di un sogno fatto da un pazzo
che poi tanto pazzo non è mai.

Questa è un'altra poesia per te,
come tante ne ho scritte,
vere o non vere,
sincere o no,
questa è un'altra cosa che metto nel tuo paniere,
ti prego accettala,
perché a volte io ti amo,
ti amo come l'acqua
e come l'aria che esce dal vento,
ti amo.

Molti criticano certe mie scelte,
come ad esempio la poesia,
molti odiano, ed a volte anch'io,
tutto ciò che è bello.
Ma poi chi è il critico,
chi il giudice,
chi il giudicato,
chi il morto che, poi, certamente verrà.

Ma questa è un'altra stupida poesia per te,
come quella che scrissi e tu buttasti,
come quella che tu bruciasti,
come le tante che non hai mai letto,
e come tutta la merda che hai in corpo,
Io a volte ti amo,
ti amo come mondi che si scontrano,
come cervi che si rincorrono,
come stelle che cadono.

Ho letto che siamo caduti molte volte,
ed ho pure sentito,
da qualche parte come aria,
che da un momento all'altro succederà di nuovo.
Io so di lottare,
lottare con me stesso,
e con mille altri come me.
Tu sei sicuro di quello che fai.

Che stolto che sono,
come al solito sono qui che scrivo di te,
anche se ho girato di dimenticarti,
scrivo di te.
No, non perché sei importante,
e nemmeno perché sei bella,
certamente non per i tuoi occhi
ne la tua bocca.
Vado via per questa strada
con un tuo santino nel fazzoletto.
Autostrade nuove
e nuove macchine,
questa Italia non è grande come gli States
si gira in un attimo.
Ma io mi sento vivo lo stesso.

Questo è un treno freddo,
e la pioggia mi sta entrando nelle ossa.
Io ti amo,
ma non so più come cercarti.

Tempo, tempo,
tempo, tempo.

Vorrei più tempo e meno promesse.
vorrei, forse, ritornare a Ventimila anni fa,
come se bastasse eliminare il tempo
per eliminare noia e morte.
Quasi poi lo stesso.

Time, let me this time.
 
 
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