23/9/81

Notte, notte che non ha confini,
notte che non ha paure,
io amo la notte,
come la notte che mi culla ne suo dolce tepore.

Chi odia la notte
non ha mai capito il profondo,
ma chiaro,
profumo delle sue ore,
forse perché si è più soli.

Notte e mi sento solo,
la notte è più bella con te,
io ti amo, tu e notte,
io ti cerco,
la notte ha i suoi meandri.
Mi assilla il tuo ricordo.

Notte e non ho più paura
quando torna il sole
e sento che tutto è sbagliato,
io sono solo come la notte,
è chiaro,
non tutto può diventare così,
si cerca di non dimenticare.

Notte, notte che non ha clamori,
notte senza, o con, le stelle,
la luna può essere la tua compagna,
ma io non riuscirò mai a capirti.

Fino ad ora non ho mai pronunciato il tuo nome
certo che tu capirai,
evito una formalità,
per compiere il più divino dei gesti,
posso esserti...

Posso continuare a scrivere d'amore?  (8/10/80)
Posso continuare a parlarti d'amore?
Geniale assonanza di idee,
brillante dea della sera.
Posso ancora guardarti negli occhi?
Posso sedermi e girarmi per osservarti?
Miscuglio di singole intenzioni,
derivazione delle mie piccole dita!
Posso esserti amico?
riconoscente,
affettuoso.
Posso esserti nemico?
Violento,
insolente.
Posso esserti padre,
figlio,
amante?
Posso esserti dolce,
duro,
matto?
Posso cantarti sempre,
solo...
di notte?
E poi posso cercarti,
se di te,
solo di te
avrò bisogno?
Posso continuare ad alzare gli occhi ? Posso continuare a guardare le stelle? Piccolo insulto dispettoso,
gioiosa dissonanza di colori.
Posso continuare a tenere la tua mano? Posso cercare i tuoi pensieri?
Veloce accozzaglia  di emozioni,
 amore che più amo e più non posso odiare...
Posso esserti fedele,
sempre...
mai?
Posso esserti roccia,
argilla,
passerotto?
Posso esserti tutto ciò che vuoi,
pur rimanendo ciò che sono,
per essere come tu vuoi,
o come voglio...
sempre...
per sempre.
Posso esserti io?
Come non sono mai stato.

Un giorno farò l'amore con te,
non è che sia importante,
forse è il gesto più bello,
o l'unico che ci resta,
in questa vita di merda.
Tu mi conosci.
Un giorno faremo l'amore,
ed allora non sarà più tutto uguale, forse sarà il gesto più bello
di una stupida amicizia,
o di uno stupido amore.
Io ti conosco.
Un giorno farai l'amore con me,
non che conti un gran che
ma il bello è proprio lì,
sarà così senza pensieri,
la giusta conclusione di niente.
Poi via ci conosciamo.
Un giorno faremo l'amore ,
o l'abbiamo già fatto,
almeno con la fantasia,
io ho imparato a masturbarmi
e la poesia fa parte di esso.
Ci siamo già visti.
Un giorno ci ameremo sul serio,
sarà idiota come sempre
ed inutile come la vita di una nota,
chissà come saranno i tuoi disegni,
carta invecchiata da te.
Ho paura di te.

Artisti e poeti,
siamo forse la stessa cosa,
capiamo forse le stesse cose,
o ci scordiamo di vivere inseguendo stupidi ideali.
Oppure ci piacciono le utopie.
Certamente non dimenticherò il tuo nome
perché non sono capace di correre.
Forse dimenticherò chi sono,
ma mai chi siamo,
o chi siete.

Sarà così importante fare un silenzio
il giorno del giudizio?
Certamente ci faranno male i piedi,
e Dio conterà anche quelle bestemmie,
non riuscirò mai a volare
non ci riusciremo mai.
Ho già visto il tuo seno,
ma vorrei baciarlo,
sentire il suo calore sulle mie labbra.

Un giorno faremo l'amore,
così come se fosse l'ultimo giorno,
sarà forte e certamente bello,
inutile e importante come un Dio,
forte e arrogante come un padre,
giusto e presuntuoso come un figlio,
affettuoso e violento come una madre,
odioso e accattivante come una bella donna.

Oppure avrai il mal di testa

Il cielo avrà le sue stelle,
mai ci capiremo.

Il mare... ma lo sento ancora.

Il sonno arriva come un uccello.

Silenzio.
 
 
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