5/10/81

Terre desolate,
muri del pianto,
muri della vergogna,
deserti senza vita,
vita senza più molti sentimenti.
Cerco di scrivere per il momento,
del momento,
perché credo nel cambiamento.
E' poi tanto facile scrivere?

Una lunga poesia ti darò,
una lunga nota che si ripete con paura,
un trillo divino,
divino nel piacere...
cosa rimane alla fine,
questa è una mia poesia.

Terre disilluse,
i tuoi occhi non piangono mai,
sarò duro come chi è già morto...
ma morto non sei mai stato.
Torno piano indietro,
con strofe che disegnano momenti.

Poi si danza nella notte,
e si cerca di non bestemmiare
mentre il sole si incunea
nelle spire del domani.

Squallide lucertole
finiscono i nostri corpi,
non sarà che terra bruciata,
solo due ragazzi su un muro,
due che non sanno cosa fare.

E' passata una ragazza...
era vestita.
Forse nuda sarebbe stata molto più bella.
Incontri del momento.

La neve copriva la collina come bava,
tutto era oro,
mentre un albero lasciava cadere pesante fardello,
sembrava natale,
ed i bambini cantavano,
rock 'n' roll...
dopo la noia.

Un albero bruciato da un fulmine
sembra avvisarci di terribili segreti,
mentre la chitarra ritorna su i suoi accordi tutto si rifà ad una sola immagine.
Il tuo corpo,
bruciato da un sole non tuo,
so odiarlo...
non sai essere spregiudicata.
E' meglio che ti compri un altro costume.

Bambine che giocano
mentre i padri violentano la loro mente,
io non so tenere per il Napoli.

Scritti idioti,
idiote sembianze.

Ti vedrò ancora...
amo la noia,
la noia sa essere mia nemica.

Sottili disegni,
io canto nuove canzoni,
nuove armonie che sento così lontane,
è tanto bella la tua voce,
sottili dissonanze,
come descrivere un suono?

Io ho cercato di non darmi mai per vinto,
ma sono stato sconfitto troppe volte,
così mi sono messo a scrivere i miei pensieri,
dirli così come vengono,
continuando a poetarli.

Sei un vero signore

Forse sarà troppo lungo ciò che scrivo,
e mai nessuno avrà voglia di leggerlo,
"cosa sono questi versi" si dirà
bellezza data a vendere,
od ignobile truffa.

Vorrei solo dirti cosa sento
quando ti vedo passarmi accanto per strada,
quando vedo tanta gente
che, per quanto ne so ,
potrebbe anche non esistere.

Vorrei solo dirti cosa provo
quando ti vedo che uccidi con un sol gesto,
quando sali su un aereo
e sorvoli gente di cui non sospetti l'esistenza,
ed è poi tanta.

Sarà la solitudine che ci ucciderà,
solitudine ed incomunicabilità,
tutti chiusi in tante gabbie.
La casa ha ucciso l'uomo,
una porta chiusa è come una maledizione.

L'uomo sta morendo,
ucciso dal suo stesso progresso,
e se anche si andrà avanti
sarà sempre peggio.

Forse non leggerete mai questi miei versi.

Questo è l'originale,
io ho cercato di parlarvi.

Mi sento fuori,
fuori da tutto.

E' morta l'era dei profeti,
ed il futuro potrebbe essere uno qualsiasi,
dobbiamo scegliere,
ed io per me l'ho già fatto.

Non so se arriverò a domani.

Il solito libro senza senso.

Terre desolate e desolate mani.
Muri del pianto,
muri della vergogna,
è tutto opera nostra...
io non c'ero.

Tanti in tanti non c'eravamo,
forse è stata la nostra ignoranza,
forse è stata la nostra follia,
ma noi non c'eravamo,
paghiamo le colpe di chi?

SERVIRÀ' A QUALCOSA TUTTO CIO'

Poesia,
poesia che è come acqua,
poesia che bevi e va via,
poesia che ti lascia tranquillo.
Poesia,
poesia è la mia vita,
scrivere per poter parlare,
scrivere per potere ricordare.
Poesia
poesia fresca speranza,
poesia lieta novella,
padri che portano nuove desolazioni.
Poesia,
poesia è una musica che suoni,
poesia e tutto sembra svanire,
poesia la realtà che ti trovi davanti poesia sei come una nave,
poesia addio,
addio alla luna che nuota,
addio alle onde che ti cullano,
addio ad un sole veramente senza frontiere.

Poesia,
poesia e non sei più solo
poesia e ti pare di parlare con tutto il mondo,
poesia dove sei?
Stai suonando dal mondo,
poesia cosa sarà di noi?
Mi sento più tranquillo.
Ma noi non c'eravamo?

Poesia,
Poesia è tale e quale a te,
poesia e sei sicuro che non va via,
poesia che crede nella vita.

Poesia,
poesia è la mia fine di speranza,
poesia è la voglia di andar via,
forse un sogno che non finisce.
Poesia
poesia dolce momento che va via,
attimo bello strappato al caso,
sottile e lasciva emozione.
Poesia,
poesia è ascoltare la tua voce,
è sentire le tue mani sul mio colmo,
è muovere i tuoi capelli.
Poesia che va via,
poesia ora che è finita la giornata,
addio per sempre oppure ciao
addio ad una stella senza frontiere.

Altre mani si riverseranno su i tuoi seni,
altre mani sulle tue,
altre mani su di me,
altre volte il tempo passerà via,
altre volte la morte.

E' una strana sinfonia che sento,
non ha musica,
non ci sono strumenti,
Solo il vento e la pioggia,
vento che va di porta in porta,
vento che non si ferma
neppure alla fermata di un bus.
Sussurra si stacca, soffia,
si lascia e si riprende,
mentre i tuoi capelli dimenticano l'origine.

Io mi chiamo...
siamo tutti come prima
tanto che continuo a scrivere
e scrivo molto senza volerlo,
senza sapere cosa scrivo,
cosa leggerai.

Il tempo sta finendo le sue pietre,
e la salute non è importante.
Io voglio godere tutto,
anche il dolore.

Tutto sa essere dolore,
perché tutto può esserlo,
addio giorno,
ed addio notte,
addio alla luna,
ed alle sue pietre...polvere.

Ritornerò domani,
ma possono passare anche centomila anni.

Addio alla luna
 
 
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