1/12/81

Cultura immensa.
o...
immensa ignoranza?
Sembra politica
ma forse è poesia,
come i suoi capelli
od il suo pensiero ribelle.
Aria di festa,
aria di malinconia,
aria che stenta ad andar via,
aria di notte,
e di anarchia,
amore e solitudine.
Amore è solitudine.

Nota appena sopita,
attimo di luce che si incontra con te,
io non ho fatture da pagare,
ho solo monetine nella tasca,
nuove monetine.
Ti prego aiutami a giocare
perché ho rotto il mio cavallo a dondolo
e la bambola di Betty si è persa nella notte.
Poche poesie ancora e poi la fine,
poche note ancora e poi la meta.
Un viaggio lungo.
Dove vai Silvia,
dove corri,
dove hai lasciato le tue coperte,
dove hai lasciato i tuoi sogni,
Silvia. ..
chi eri non ricordo.
Di attimi ne è piena la mia  mano,
di silenzi anche,
o sono sordo ai tuoi richiami.
Nomi che sono uguali,
che si ripetono cento mille volte,
nomi mai usati
o troppo sentiti,
nomi mai avuti.
Silenzio.
Sentieri di lotta
seguiti e lasciati,
perduti e trovati,
amati e odiati.

Attimi.
Pensieri abbozzati e lasciati,
pensieri uccisi e trovati,
Dimenticati
Amo o odio,
ritorno a pensare a vecchie cose,
tornare un po' indietro,
e risentire quelle cose che sentito.
Vorrei amarti.
 
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