La realtà ti ha
preso per mano
Pensando poi che
non c'è niente di più
bello
che penetrare il mare
senza paura di toccarlo
pensando che domani
dovrò lasciarti
con l'acqua alla gola
e forse un punto in più
pensando poi
che non è niente
e forse dire che il mare
non è più ciò
che vedi
ma lasciarti
con un asso in mano
e diventare più brutto
per un gesto di ripicca
[Chorus] Forse non è...
non è amore
Forse no... non è
peccato
E trascrivere sul mio diario
che ti ho chiuso la porta
in faccia
quasi fosse un romanzo o
o un telefilm
pensando che il mondo in fondo
non ti ha dato molto di più
di quanto ti ha preso
ma che distratto era lei
E riposare addosso ad un muro
con in una mano niente
e nell'altra un libro
aperto da donarti
E gettare all'aria
tremila pezzi di un puzzle
per poi dirti
"be ora tanto li raccolgo
io"
[Chorus]
Ma si sa la fantasia, in fin
dei conti,
ti da tanto
e tu la guardi andar via
mentre il mare non ti sente.
E continui a sognare
ad occhi aperti
sapendo che la realtà
ti ha preso per mano.
Così ciao piccola stupida
donna
corri su nel cielo
tanto io non ti darò
una mano
ne tantomeno un piede,
e poi se ti dicessi cosa penso
Troia non avrebbe un cavallo
ma un grosso archibugio
al posto del muro di cinta.
[Chorus]
Il guaio è che ti guardo
anche senza conoscere il passato,
e ti saluto dal treno
con in mano una lettera mai
spedita.
E cantare per sentirsi più
forti,
mentre magari il cielo è
grigio
e tu mi dai una pacca sulla
schiena,
già, perché
oggi è lunedì.
Ed al cinema non ci vado più,
non ho più occhi per
vedere,
ma il tuo sedere
l'ha rubato un vecchio marinaio
che mi ha detto di averti
vista nuda
lì al molo ventiquattro
ma tanto, io, al molo ventiquattro,
non ci andrò mai.
E tu non sei... che delusione
e non ti ho mai... capita.
Poi di corsa, in realtà,
ti ho cercata
lì dalle pareti del
porto,
ma all'improvviso ho sentito
un urlo che veniva dall'alto.
Ho alzato gli occhi al cielo
e ho capito che il mare
aveva rubato due stelle
al cielo che piangeva.
"Oh cazzo", mi son detto,
"qui finisce male,
è meglio che chiami
John
e mi faccia dare due accordi".
Ma il cigno è volato
via
e con lui tu che ridevi forte,
e ti ho sparato senza rimorso
ma come al solito hai vinto
tu.
[Chorus]
Monza 8 Dicembre 1980
© Marco Giunco 2000 |
The reality
take you by hand
Thinking that
There is nothing more beautiful
Than penetrating into the
sea
With no fear to touch it
Thinking that tomorrow
I will have to leave you
chin-deep in the water
and maybe one point more
Thinking then
That It's nothing
and maybe telling that the
sea
it is what you don’t see anymore
But to leave you
with an ace in the hand
and become more ugly
as an act of revenge
[Chorus]Maybe this is not…
this is not love
Maybe this is not… this is
not a sin
And to write on my diary
That I close the door in your
face
As if It was a romance
or a fiction
Thinking that after all the
world
Has given you no more
Of what It has taken
from you
But such a carelessness she
was.
And I rest against a wall
With nothing in one hand
and in the other
an open book I will give to
you.
And to throw all over the
air
three thousand pieces of a
puzzle
to tell you then
"Well now I'm picking it up"
[Chorus]
But you know that the fantasy
gives you a lot after all
and you look at her going
away
while the sea doesn't hear
you
And you continue
to daydream
knowing that the reality
takes you by the hand
So "Bye" little, stupid, woman
run up in the sky
anyway I won't give you a
hand
least of all a foot
and then if I'd tell you what
I think
Troia would not have a horse
but a big arquebus
instead of the boundary wall
[Chorus]
The trouble is that I look
at you
even without knowing the past
and I greet you from the train
with a letter never sent in
my hand.
And to sing to feel stronger
while maybe the sky is grey
and you slap me on my shoulder,
of course, 'cause today it
is Monday.
And I don't go to the cinema
anymore
and I have no eyes to see
but your bottom
has been stolen by and old
sailor man
Who told me he saw you naked
there
at the dock 24
but I will never go
to the dock 24
And you are only… disappointment
and I've never understood
you
Then, actually, I've looked
for you there,
from the port walls,
but suddenly I've listened
to
a cry coming from the sky.
I've looked at the sky
and I've understood that the
sea
has stolen two stars
from the sky crying.
"Damn" I said to myself.
"That’s wrong,
I better call John
to give me two tunes."
But the Swan has flied away
and with him you laughing
loud
And I've shot you with no
remorse
But, as always, you have won
[Chorus]
Monza 8 Dicembre 1980
© Marco Giunco 2000 |