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Conoscere per deliberare

In un sistema democratico in cui la volontà popolare è espressa attraverso votazioni periodiche di delegati a governare la cosa pubblica, il problema della conoscenza, della diffusione delle informazioni, è di fondamentale importanza. Si partirà quindi dal problema della conoscenza.
La conoscenza deve essere veritiera, generale e completa, una conoscenza universale. Il termine greco Gnosis significa appunto conoscenza, nel senso di conoscenza vera, profonda e universale. Partiremo quindi dalla gnosi e dalla sua storia. Essa appare collegata agli avvenimenti attorno all'epoca di Gesù, e alla storia della Chiesa Cattolica. (pag. 2-18)

Il problema centrale della religione ebraica e cristiana è quello della salvezza. Nel contesto il problema del bene e del  male, dell'origine del male, del conoscere discernere il bene dal male, per se è per gli altri, e la cosa più importante delle azioni quotidiane. L'origine del male e del suo impero vengono trattati ipotitetizzando la correlazione tra le due grandi chiese. (pag. 19-31)

Il problema dell'élite viene sommariamente affrontato a pag. 32.

La importante problematica delle perversioni viene delineata a pag. 36.

La delega e il sorteggio, meccanismi della organizzazione politica vengono poi sottoposti ad esegesi (pag. 39-48).

Le origini della delinquenza politica vengono trattate a pag. 49, le questioni correlate di etica e società a pag. 54.

Sarebbe suggestivo, partendo dalla conoscenza, arrivare alla verità. Esiste infatti un criterio di verità che sembra essere valido per la politica, e a cui si è arrivati in questo secolo: come concretamente utilizzarlo è tuttavia un  problema determinato in grado di conoscenza e di diffusione della conoscenza a tutti, o al maggior numero di persone possibili. Così, anche se abbiamo criteri di verità utilissimo in politica, la socialità e vanificata da artefatti, cioè fatti creati ad arte. Sulle illusioni del marketing si tratta a pag. e 58, sul progressismo a pag. 62, sulla campagna elettorale a pag. 67.

Nel sunto definitorio del laicismo è tentato a pag. 70. Ivi si conclude con parole di speranza e di verità.

L'opera e lungi dall'essere completa. Rimane un'opera aperta, a cui si potrà aggiungere. È così deliberatamente sintetica che, credo, poco nulla potrà essere tolto.
 
 
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